Brainstorming Normativa Speciale

From SM4X

Revision as of 11:13, 31 July 2015; view current revision
←Older revision | Newer revision→

Questa pagina è stata creata come un punto di riferimento per la normativa speciale esistente (e futura) a proposito dei laboratori di fabbricazione digitale (anche noti come fablab, makerspace, hackerspace, etc.) poichè all'interno di questo nascente comparto innovativo ogni laboratorio nel suo piccolo si trova spesso ad affrontare le medesime problematiche di natura giuridica.

Un "Testo unico dei laboratori di fabbricazione digitale"?

Alla luce delle numerose criticità emerse sin dalla prima fase di lavoro (lug-2015) sono state avanzate nell'ambito della mailing list del coordinamento veneto numerose proposte e idee per una normativa speciale nazionale, da sottoporre a una convention di digital champions e in ultima istanza al legislatore come una proposta strutturata, che possa raccogliere e sintetizzare diversi contributi e punti di vista.

Brainstorming / Tematiche

  • [...] sarò sintetico:
  • marchiatura CE si attrezzature auto costruite o assemblate e comperate in kit
  • regolamentare lo status di Fablab
  • ragione/denominazione sociale, ovvero associazioni vs imprese,spartiamo tutti un mercato ma con responsabilità diverse. (potremmo far nascere una ragione sociale ad hoc per i fablab, tipo s.v.s società di capitali a vocazione sperimentale o ricerca e sviluppo condiviso ecc...ecc?)
  • facilitare (via internet) la registrazione di brevetti o disegni o opere d'ingegno. anche con canali diretti e specifici per Fablab, o registrazioni in abbonamento
  • defiscalizzare gli incarichi di R&D che le aziende conferiscono ai Fablab. (ad esempio recupero fiscale degli importi fatturati nei 10 anni successivi )
  • diritto fallimentare per start up innovative esteso a tutti i fablab, o eventualmente revisione dello stesso in senso ancor meno punitivo {venezia}
  • polizza assicurativa che possa coprire i rischi di chi utilizza i macchinari del FabLab {2ville}
  • una cosa che potrebbe tornare utile al laboratorio e al movimento dei FabLab in generale è in qualche modo di regolamentare la paternità di un'invenzione svolta nel FabLab; mi spiego meglio: fermo restando la proprietà intellettuale dell'inventore e i suoi diritti di sfruttamento dell'idea (come citato dal Fablab Charter) , potrebbe essere interessante poter mettere una specie di marchio del Fablab dove è stato realizzato il progetto, tipo "Made in FabLab xxx" che non dà nessun diritto di sfruttamento ma è un piccolo riconoscimento al FabLab che ha stimolato e ha contribuito alla realizzazione dell'idea. Questo 'piccolo marchio' creerebbe un circolo virtuoso tra i FabLab e contribuirebbe a far conoscere e promuovere il singolo FabLab ma anche il movimento in generale. Naturalmente l'apposizione del marchio sarebbe a discrezione dell'inventore ma se venisse regolamentata si potrebbe costituire un database delle invenzioni realizzate nei FabLab che di fatto sarebbe un indicatore di qualità (un po' come il meccanismo delle pubblicazioni dei gruppi di studio in università). {officine digitali}
  • questione sicurezza: come conciliare richieste normative e autocostruzione? {castelfranco}
  • Per quale motivo tutti i macchinari del fablab devono avere le certificazioni di conformità? Se un dipendente viene pagato per fare dei lavori la ditta deve garantire condizioni di lavoro secondo normative sicurezza ecc. , ma se una persona usa un macchinario a sua discrezione, quando e come vuole, senza uno scopo particolare e assumendosi le proprie responsabilità è una cosa abbastanza diversa! A mio avviso la priorità è quella di formulare un documento di scarico di responsabilità a salvaguardia del fablab che mette a disposizione dei macchinari artigianali senza certificazioni piuttosto di concentrarsi su come certificarli. {cre.ta}
  • parziale deroga a tutta la normativa esistente, ivi compreso il 81/2008 {crunchlab}
  • secondo me i FabLab specialmente quelli a finanziamento pubblico sono tenuti a svolgere un ruolo sociale per la diffusione dei messaggi a livello scolastico e ai cittadini. Da punto di vista del manifatturiero digitale dovrebbe essere dato un riconoscimento formale del ruolo che svolgono per diffondere la cultura dell'innovazione e quindi oltre alla detraibilità fiscale delle spese in R&D da parte delle aziende essere inseriti a pieno titolo nelle misure per l'innovazione. competitività e attività porduttive. L'importanza di stabilire dei contatti internazionali e quindi aprire dei canali per i FabLab siano economicamente incentivati a gemellaggi con FabLab esteri in maniera da poter diffondere il tema della internazionalizzazione nel tessuto economico. Formalizzare e rendere standard la possibilità di poter svolgere gli stage fatti dagli studenti in periodo scolastico presso i FabLab e iniziare un percorso di riconoscimento di tale esperienza come attività professionalizzante {del}
  • Proseguendo sulla linea di Paolo sarebbe interessante capire se c'è un percorso normativo che si può fare per avere una certificazione delle competenze acquisite nel FabLab ovvero una specie di attestato ufficiale di "Maker" riconosciuto a livello nazionale in modo da poterlo inserire a curriculum. Da qui si potrebbe costruire anche la possibilità di ospitare persone in stage, crediti formativi, ecc. Questa cosa sarebbe veramente la miccia che fa saltare in aria la polveriera! {officine digitali}
  • Per quanto mi riguarda immaginerei quattro ordini di riflessioni [...]:
  • governance: chiedere l’istituzione di un tavolo di coordinamento, nazionale o federazioni regionali; qui le proposte di Paolo e Dino potrebbero essere avanzate e discusse in ordine a una:
  • legge quadro
  • interventi normativi ad hoc (es. riconoscimento crediti formativi)
  • accreditamento come membri dei tavoli partenariato dei POR/PON
  • incentivi fiscali: estendere la disciplina di favore per start up innovative o pmi innovative indipendentemente dalla forma giuridica dei FabLab (o denominazione crunch lab, maker space etc), che vanno dall'esclusione dal versamento dell'imposta di bollo, dai crediti di imposta in favore delle nuove assunzioni alle detrazioni Irpef e deduzioni Ires in favore degli investitori
  • credito imposta: estendere ai FabLab la possibilità di essere tra i destinatari di commesse di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo (come Università, Laboratori, centri di ricerca e start up innovative)
  • forme contrattuali: fattispecie ad hoc per chi opera e sperimenta nel FabLab senza essere socio/associato o dipendente (stage, prestazione occasionale, etc)
  • facilitazioni: tavoli interregionali con istituti credito e assicurativi per condizioni uniformi e privilegiati {portogruaro}
  • provo a dare un contributo alla riflessione, per punti:
  • un riconoscimento formale dello status, intendendo con ciò la formalizzazione di una presenza di fatto;
  • l'avvio di un possibile percorso come quello che ha visto coinvolti incubatori e startup innovative, cioè la definizione di un quadro normativo ad hoc che possa prevedere interventi di defiscalizzazione nonché normazione di quei "buchi neri" nei settori: assicurazione, autocostruzione, permessi, per poter creare incentivi alla nascita / garanzie per lo sviluppo, della rete e del settore;
  • un tavolo di confronto (mi sembra si sia a buon livello su questo punto) che permetta di far comprendere le potenzialità della delocalizzazione territoriale della produzione soprattutto in un paese come quello italiano che vede la grande maggioranza del suo tessuto produttivo essere composto da PMI a vocazione artigianale;
  • l'importanza di sostenere economicamente e non percorsi di formazione predisposti dai Fab Lab per gli attori del tessuto produttivo di riferimento per creare le condizioni di nuove sinergie tra vecchie e nuove competenze. {poplab}
Personal tools